diario di un viaggio. . . maggio 2017

   

La Scuola, nel nostro territorio, da sempre ha rappresentato un punto di incontro e, contestualmente, una realtà aperta all’incontro. E’ punto di incontro fra generazioni, fra adulti e giovani, fra i pari tra di loro, in modo informale e/o intenzionale grazie ad azioni di peer-education.  E’ punto di incontro fra istituzioni: il mondo della scuola, quello della famiglia, mondi di adulti che agiscono per il bene della stessa persona, vista prima come figlio, poi come studente, a lunga distanza come cittadino. E’ punto di incontro fra sistemi valoriali eterogenei, diversi per tradizioni culturali, per credo religioso, per estrazione sociale, per appartenenza generazionale. Come unico polo formativo ed educativo intenzionalmente predisposto, con un proprio piano di offerta e una peculiare progettualità per la formazione degli studenti, il nostro Istituto svolge anche una funzione sociale fortemente aggregante, necessaria ed insostituibile, considerato il contesto culturale e sociale che ci caratterizza come Istituto operante in Aree Interne. La nostra Scuola è concretamente una realtà aperta poiché si propone di intessere relazioni strategiche e fortemente collaborative con e per il territorio, offrendo le proprie risorse logistiche e umane al fine di realizzare percorsi effettivi e concreti di integrazione ed inclusione sociale. Il nostro istituto, per la vision che ha adottato da sempre, è una realtà aperta alla Famiglia, al Territorio, alla sua Storia, ai vari Attori che si prendono cura della crescita dei nostri giovani. Abbiamo avuto la fortuna di sperimentare autentica solidarietà da molti enti e privati cittadini, associati o singoli. La lezione che ne abbiamo ricavato è: rimanere e crescere resilienti.